BANDO EFFICIENZA ENERGETICA IMMOBILI

( Agevolazioni, Credito e Finanza, Assicurazioni )

BANDO EFFICIENZA ENERGETICA IMMOBILI

Nuova delibera e anticipazioni prossima apertura.

La Giunta Regionale ha approvato in data 3 maggio u.s. una nuova delibera (allegata) che azzerra il contenuto della precedente deliberazione n.1040 adotatta nel novembre 2015 ridefinendo caratteristiche, tempistica e ripartizione delle risorse del finanziamento regionale.

Riguardo a quest’ultimo aspetto, il plafond complessivo è stato aumentato da 3 a 8 milioni, sebbene con un’allocazione che resta prioritaria per le imprese colpite da calamità naturali e l’inserimento di una riserva finanziaria per le domande provenienti da imprese ubicate nei Comuni del Parco agricolo della Piana di Firenze. Crescono, comunque, anche le risorse disponibili per tutte le altre imprese che non ricadono in queste due categorie.

In particolare, la delibera 383 stabilisce di destinare:

–    2 milioni (anziché 1,9) alle aziende colpite da calamità verificatesi dal luglio 2015 e per le quali è stato dichiarato lo stato di emergenza nazionale e/o regionale;

–    3 milioni (anziché 1,1) per tutte le altre aziende che non hanno subito danni;

–    3 milioni (inizialmente non previsti) per le imprese con sede nei Comuni di Firenze, Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio, Signa, Calenzano, Prato, Poggio a Caiano e Carmignano, in attuazione del progetto per lo sviluppo della Piana fiorentina che sarà meglio definito all’interno del nuovo Prs 2016-2020.

Segnaliamo tuttavia che, rispetto al totale degli 8 milioni previsti per il finanziamento del bando, le risorse che la Regione ha impegnato in delibera per il 2016 ammontano a 5,5 milioni mentre la disponibilità della restante quota di 2,5 milioni sarà subordinata a un passaggio sulla legge di assestamento del bilancio regionale.

L’apertura del bando, già stabilita nel cronoprogramma dei bandi comunitari per il 2016, partirà da giugno fino a tutto luglio. Conferma definitiva delle date sarà prevista nel vero e proprio regolamento di bando. In delibera, sono specificate anche le caratteristiche principali dell’incentivo, per gli aspetti che riguardano i soggetti ammissibili, i programmi agevolabili, la forma e l’intensità dell’aiuto e le modalità di partecipazione. Si tratta di elementi già anticipati, che sostanzialmente replicano l’impianto del precedente bando per l’efficientamento energetico degli immobili, aperto lo scorso anno con la gestione in anticipo dei Fondi Ue.

Beneficiarie dei contributi restano le imprese di micro, piccola, media e grande dimensione che esercitano un’attività economica compresa tra le numerose ammesse, a partire dall’industria e dall’artigianato fino a turismo, commercio e servizi. L’investimento minimo ammissibile continua ad essere di 20mila euro e deve riguardare una o più delle diverse tipologie di intervento contemplate, tra cui figurano: l’isolamento termico, la sostituzione di impianti di climatizzazione, serramenti ed infissi con nuovi a maggiore efficienza energetica, gli impianti di cogenerazione e trigenerazione ad alto rendimento, oltre alla produzione di energia termica da fonti rinnovabili (inclusi gli impianti geotermici a bassa e media entalpia) ma limitatamente all’autoconsumo.

Le spese agevolabili possono riferirsi solo a investimenti materiali (tra cui la fornitura, l’installazione di impianti, i macchinari, le attrezzature e altri componenti necessari allo sviluppo del progetto), opere edili e lavori impiantistici, con esclusione degli investimenti immateriali che la Regione aveva inizialmente ipotizzato di ammettere. Deve trattarsi di spese non ancora sostenute alla data di presentazione della domanda, a parte la deroga concessa alle aziende colpite da calamità che possono portare a progetto anche costi antecedenti l’istanza di contributo purché successivi alla data dell’evento calamitoso e convalidati dalla “scheda di accertamento danni imprese” consegnata al Comune di competenza. Le calamità oggetto dell’agevolazione sono quelle per le quali è stato dichiarato lo stato di emergenza regionale e/o nazionale previste dalla delibera di Giunta n. 881 del 14 settembre 2015, che elenca anche i territori colpiti dagli eventi metereologici dello scorso anno: 5 luglio nella provincia di Siena, 1 agosto nella provincia di Firenze, 10 agosto in quella di Massa Carrara, 24-25 agosto nelle province di Pisa, Siena e Grosseto. Sono però ammissibili anche spese collegate ad eventuali altre calamità, purché sia dichiarato lo stato di emergenza e a condizione di interessare il territorio toscano in data antecedente la chiusura del bando.

Come nella precedente edizione, trattandosi di un finanziamento destinato a ridurre i consumi di energia, i progetti sono ammissibili solo se dimostrano di conseguire una quota di risparmio energetico almeno del 10%, da calcolare rispetto al consumo medio prodotto dall’azienda negli ultimi tre anni. Ai fini della dimostrazione, l’impresa può avvalersi dei metodi standard definiti dall’Autorità per l’energia elettrica o di criteri di calcolo individuali, da esplicitare esaustivamente tramite relazione tecnica firmata da un professionista esterno all’azienda. Per consentire alla Regione di valutare l’effettivo risparmio, è nuovamente necessario allegare anche un audit energetico ante intervento.

Anche l’aiuto si conferma in un contributo a fondo perduto, nei limiti del regime de minimis, pari al 40% per le micro e piccole imprese, al 30% per le medie e al 20% per le aziende di grande dimensione.

Non appena approvato il regolamento di bando e confermata l’apertura dal primo giugno, le imprese potranno presentare un massimo di tre domande attraverso la piattaforma on line di Sviluppo Toscana. Gli esiti della valutazione, che viene nuovamente affidata a una commissione interna alla Regione e sarà effettuata sulla base di parametri che premiano il maggior risparmio energetico, la nuova occupazione prodotta, i forti benefici e le innovazioni ambientali, dovrebbero arrivare entro dicembre 2016.

FI 19 – 13.5.2016

Rif.
L. Caccialupi – Tel. 0575 399437 – e-mail: caccialupi@assindar.it
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